Danza classica

La danza classica si basa sulla tecnica accademica che ha le sue origini fin dalla seconda metà del ‘600, quando nacque a Parigi l’Acadèmie Royale De Danse (voluta e fondata dal Re Sole) con l’intento di organizzare, codificare, diffondere e sviluppare i principi fondamentali di quest’arte. Fu Pierre Louis de Beauchamps, direttore dell’accademia, a codificare le cinque posizioni classiche e a fissare le regole per l’esecuzione dei principali passi fino ad allora conosciuti, trasponendone anche la terminologia in lingua francese, che è tutt’ora in uso.
Fu però solo nell’800 che furono introdotti il caratteristico tutù e le scarpette da punta e furono messi in scena i maggiori balletti, che rimangono e perdurano come pietre miliari della tradizione classica: La Silphide, Giselle, Lo Schiaccianoci, Il Lago Dei Cigni, La Bella Addormentata, Cenerentola, Coppèlia, il Don Chisciotte, per poi arrivare fino al ‘900 con Romeo e Giulietta e infiniti altri che ancora oggi fanno sognare grandi e piccini.
Lo studio della tecnica classica nel nostro modo di concepire la danza (ossia di un percorso fatto nel rispetto della crescita fisica, motoria e psicologica di ognuno dei nostri piccoli danzatori) trova terreno fertile a partire dagli 8 anni. Le scarpette da punta, invece, si possono utilizzare dopo aver studiato in modo adeguato per alcuni anni le basi con le mezze punte, in modo da preparare il corpo e la muscolatura a sostenere il peso della schiena senza gravare sulle ginocchia e sulle caviglie, nel rispetto della crescita fisica e artistica dell’allievo.
Questa disciplina segue le regole tecniche e comportamentali accademiche e le lezioni si strutturano per lo più sui brani musicali dei grandi compositori classici.